Spiegazione dei termini

L'affidamento significa vivere insieme al minore in una comunità domestica e fornirgli quotidianamente ciò di cui ha bisogno per un armonioso sviluppo fisico, mentale, spirituale e sociale: cure e istruzione, cibo, vestiti e altro. I genitori che hanno in custodia il minore sono autorizzati a prendersi cura del bambino quotidianamente e a esercitare i diritti e i doveri che riguardano la sua cura e la sua educazione permanente.

Il figlio e il genitore non affidatario hanno reciprocamente diritto a contatti personali adeguati. Il diritto del figlio agli alimenti esiste indipendentemente dal diritto ai contatti personali.

Il concetto di cura è più ampio di quello di custodia: oltre ai genitori che vivono con il bambino e ne hanno la custodia, anche terze persone possono fornire la cura, ad esempio baby-sitter, assistenti presso asili nido o nonni. Se un genitore non ha la custodia del bambino, se ne prende cura nell'ambito del contatto personale.

L'interesse superiore del bambino è il principio guida in tutte le questioni chiave che lo riguardano. Il caso individuale è sempre decisivo, ovvero il singolo bambino nella sua attuale situazione di vita specifica, con tutte le sue caratteristiche, capacità ed esigenze individuali. L'interesse superiore del bambino comprende

• cibo adeguato, vestiti adatti alle condizioni atmosferiche, un tetto sopra la testa e altri beni di prima necessità,
  • Protezione dalla violenza fisica ed emotiva e dall'abbandono,
  • cure amorevoli, elogi e riconoscimenti, rispetto e stima,
  • Impegno nelle relazioni, condizioni di vita che offrano al bambino la sicurezza necessaria.

Per custodia dei genitori si intende l'autorità dei genitori di prendere decisioni per i loro figli minori. Si tratta di uno dei doveri e dei diritti dei genitori legalmente regolamentati (noti anche come "questioni relative ai figli"). La legge pone l'accento sulla cooperazione tra i genitori: l'affidamento congiunto è la regola, mentre l'affidamento esclusivo può essere esercitato se l'interesse del bambino lo richiede. Il bambino, con i suoi diritti e le sue esigenze specifiche e individuali, è al centro dell'attenzione. Le norme giuridiche sui doveri e sui diritti dei genitori si ripercuotono sulle famiglie soprattutto se i genitori non vivono insieme.

Gli anticipi degli alimenti fanno parte dell'assistenza statale per gli alimenti. Gli alimenti correnti vengono versati come anticipo alla persona che ha diritto agli alimenti su richiesta dell'autorità competente, garantendole così il sostentamento. L'ufficio di assistenza per gli alimenti richiede il denaro direttamente alla persona tenuta agli alimenti e si assume il rischio se la riscossione non va a buon fine. Poiché i fondi pubblici vengono versati alle persone bisognose, gli anticipi degli alimenti statali sono regolamentati a livello cantonale; ci sono notevoli differenze tra i cantoni.