Mantenimento e cura del bambino

Mezzi di sussistenza del bambino

Il mantenimento ha un’importanza molto particolare per il benessere del bambino. Con il mantenimento i genitori provvedono affinché ottenga tutto ciò di cui ha bisogno per uno sviluppo sano: alloggio, vitto e vestiario, cure ed educazione, formazione scolastica e professionale, tempo libero, copertura delle spese di malattia e infortunio e altro ancora.

L’obbligo di mantenimento

I genitori assicurano insieme – ciascuno secondo le proprie capacità – il mantenimento del bambino: se ne prendono cura e provvedono ai suoi bisogni vitali, alla sua educazione e alla sua formazione e all’occorrenza prendono misure per proteggerlo. Possono decidere essi stessi come ripartire fra di loro il mantenimento dei propri figli.

Modelli di mantenimento

Che vivano insieme oppure no, soltanto una minoranza dei genitori contribuisce in parti uguali al mantenimento economico e alla cura dei figli. Nella maggior parte dei casi è la madre ad accollarsi la parte principale dei compiti di cura. Per questo motivo lavora soltanto a tempo parziale o non lavora del tutto e sostiene la perdita di guadagno corrispondente (i costi indiretti dei bambini). Da parte sua, il padre partecipa principalmente al mantenimento economico.

Mantenimento e custodia esclusiva

Quando la madre (o molto più raramente il padre) assicura la parte principale dei compiti di cura, provvede alla custodia: i figli vivono principalmente con lei. Il padre paga gli alimenti (contributi di mantenimento) e assiste i figli nell’ambito delle relazioni personali (“diritto di visita”). ottiene la custodia al momento della separazione: i figli vivono principalmente con lei. Il padre paga gli alimenti (contributi di mantenimento) e assiste i figli nell’ambito delle relazioni personali (“diritto di visita”).

Mantenimento e custodia alternata

I genitori vivono separati, ma hanno entrambi la custodia del figlio e se ne prendono cura a turno secondo un calendario prestabilito. I genitori si accordano sulle prestazioni di mantenimento fornite dall’uno e dall’altro (cure ed educazione, mantenimento economico) e su come bilanciarle nel caso in cui uno dei genitori contribuisca al mantenimento del figlio in misura maggiore rispetto all’altro.

Contributi di mantenimento per il figlio

Il figlio ha diritto ai contributi di mantenimento (alimenti). Tali contributi vengono fissati in un contratto di mantenimento (quando i genitori non sono sposati) o in una sentenza del tribunale (in casi di separazione/divorzio e quando i genitori non sono sposati).

Determinazione dei contributi di mantenimento per i figli nel caso di genitori non sposati

Quando i genitori non sono sposati, i contributi di mantenimento sono regolamentati da una convenzione o da una decisione del tribunale. La convenzione di mantenimento può essere concordata tra i genitori. Essa deve tuttavia essere approvata dall’autorità di protezione dei minori (ARP/APMA) per poter diventare giuridicamente vincolante per il bambino e valere come titolo di mantenimento per l’incasso degli alimenti e un eventuale anticipo.

Determinazione dei contributi di mantenimento per i figli in caso di separazione e divorzio

In caso di separazione legale in tribunale e di divorzio il giudice autorizza l’accordo di mantenimento raggiunto dai genitori o stabilisce egli stesso i contributi di mantenimento.

Calcolo dei contributi di mantenimento per i figli

Il contributo di mantenimento deve essere commisurato ai bisogni del bambino – cioè i costi di mantenimento e cura – così come alla situazione sociale e alle possibilità dei genitori. Se è il caso si tiene inoltre conto della sostanza e dei redditi del bambino.

Il minimo vitale di chi paga gli alimenti è protetto

I contributi di mantenimento per i figli non possono essere fissati a un livello tale che non garantisca il minimo vitale del genitore che deve versarli. Nei casi di ammanco, oltre la cura e l’educazione, l’altro genitore si fa dunque carico, per intero o in gran parte, anche del mantenimento economico del figlio.

Quando i contributi di mantenimento non vengono versati

Quando i contributi di mantenimento non vengono pagati, vengono versati in maniera irregolare o in ritardo, il genitore al quale dovrebbero essere corrisposti i contributi di mantenimento può agire da solo – per esempio avviando il procedimento esecutivo – oppure ricorrere all’aiuto all’incasso e all’anticipo degli alimenti da parte dello Stato.

Dernière actualisation : 27.04.2017 (g)

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